Di Rocco
e Corsetti, perché?
Editoriale. Parte una grande stagione.
Basta con gli “anonimi” in TV
Arriva la Sanremo. Cavendish che
spavento
Qui Australia. Seconda tappa del Tour
Down Under (vinto dal giovane australiano Meyer). Una
scivolata a quattro chilometri dall’arrivo e il velocista
inglese finisce a terra. Che botta Rimandate le sfide con Greipel e
Farrar. E la strada per la Classicissima. inizia in
salita...
1/GREIPEL
Una spina nel fianco del “super”
VERSO SANREMO / Il tedesco ha lasciato
la Htc per la Omega Pharma Nel 2010 ha vinto 21 corse, ma lo hanno
tenuto a casa dalla Sanremo e dal Tour per lasciare posto a
Cavendish. Così lui se ne è andato. E ora punzecchia l’ex
compagno. «E’ forte, ma so che posso batterlo»
2/FARRAR
Se regge in salita sono guai
VERSO SANREMO / L’americano della
Garmin all’esame dei grandi. La volata? Dura quanto una
salita bisogna viverla al rallentatore. La convivenza con Hushovd
non sarà un problema. Punta alla Classicissima, poi Fiandre
Roubaix, Giro e Tour. Sulle radio difende i corridori, e alla fine
si tradisce…
3/GOSS
Conosce il Poggio a memoria
VERSO SANREMO / Il corridore della
Tasmania lanciato verso la stagione delle classiche. Ma dovrà
lavorare per Cavendish. Lui giura che non ci sono problemi, però
reclama il suo spazio. La salita? Una croce. La discesa? Follia,
non mi piace. La volata? Follia lo stesso, ma mi piace...
E
Capecchi studia a “scuola” da Basso
Dal Tour de San Luis i primi squilli
per l’Italia. Roberto Ferrari vince due volate. Capecchi è
battuto da Serpa nella seconda tappa e sfiora il podio per un
secondo. L’umbro, atteso al grande salto, è la scommessa
della Liquigas. E in camera si è ritrovato con un
“maestro” speciale: Ivan Basso...
Scovato a Majorca il branco dei
leopardi
Primo contatto con lo squadrone
lussemburghese che ha “spogliato” la squadra di Riis.
Erano tutti in allenamento nelle isole Baleari e noi ci siamo
catapultati laggiù. Clima molto allegro e divertito. Il motore
“morale” è Cancellara, pronto anche quest’anno a
farla da padrone...
Guercilena li comanda (e li mette al
chiodo)
Si sono affidati al preparatore
italiano il quale gli ha subito preparato un progetto di lavoro
molto duro. E naturalmente molto ambizioso. Sveglia alle otto.
Colazione (chili di cereali) e poi via in sella. Uscite anche di
sei ore Rientro, spuntino e poi palestra per un’oretta.
Quindi il meritato riposo...
Cancellara senza Riis: «Da oggi decido
io»
Il team ruota attorno a Spartacus il
campione mondiale a cronometro che già si sente il leader. Assieme
ai fratelli Schleck ha abbandonato Riis per aver più indipendenza I
suoi programmi non subiranno grandi cambiamenti, ma nel mirino ha
messo anche l’Amstel e quando Fabian punta...
Ma
Schleck cosa farà? «Ve lo dico al Tour...»
Sotto il sole di Palma il più piccolo
dei lussemburghesi (quello che tutti chiamano “il
gioiellino”), un po’ lavora e un po’ scherza. Ma
quando comincia a far sul serio mette tutti in fila. Poi si
stizzisce solo se qualcuno gli rammenta il troppo buonismo
con?Contador allo scorso Tour de France...
E Bennati
dà l’anima pensando a Bettini
Al mondiale australiano ci credeva
eccome. Ha vinto di rabbia il Giro di Toscana lanciando
“bordate” al cittì Bettini. Ora la
“Pantera” spera di non aver compromesso il suo cammino
verso Copenaghen (un mondiale che gli si addice) e per farsi
perdonare vuole solo vincere
Spunta dalla neve l’armata
russa...
Lo squadrone di Tchmil si presenta
all’ombra del Cremlino nell’aria gelata e bellissima
dei 15 gradi sotto zero. Dicono che vogliono vincere tutto:?in
effetti non gli mancano gli uomini per farlo. In un quadro di
grande euforia, pacche sulle spalle e molta sintonia tra i
corridori, tra i quali abbiamo respirato un’aria molto
gradevole di familiarità e grinta
Il punto
di Parsani. Il sogno di Pozzato
Un eccentrico battesimo nella capitale
immersa nella neve. Konychev tiene alto l’umore offrendo vino
della steppa Rodriguez sicuro: «Nibali è forte e molto
intelligente. Ma al Giro faremo i conti della Vuelta». Una banda di
giovani affidati all’esperienza dei “vecchi”
Paolini, Di Luca e del collaudato Hoste. Le carte dei
nostri
Intanto
Di Luca pedalava a casa sua
Mentre la squadra si presentava sotto
il gelido cielo di Mosca, Danilo lavorava duro. Adesso una finestra
si riapre sul suo futuro. «Ho sofferto ma voglio dimostrare che si
può cadere e ci si può rialzare. So della crescita di Nibali e di
chi fa capolino. Se lui e Basso fossero stati
rivali...»
Nibali al
Giro. Con quale squadra?
La corsa della maglia rosa sarà
durissima. Sicché intorno al vincitore della Vuelta ci vorranno
uomini fortissimi. Ma c’è anche da costruire la formazione
per Basso al Tour. E allora? Agnoli correrà di qua e di là. E anche
Szmyd. Esordirà Sagan al Giro E poi c’è la Vuelta con Nibali
e Basso
Quattro rampanti. Teniamoli
d’occhio...
Ecco i quattro protagonisti
dell’ultima generazione. Sono alcuni degli uomini ai quali il
ciclismo italiano affida il suo immediato futuro. Hanno già fatto
vedere di che pasta sono fatti: li abbiamo lasciati maturare, ma
hanno già lanciato segnali positivi. Gavazzi e Belletti sono pronti
Ulissi e Malori (22 e 23 anni) quasi... Siamo andati a trovarli chi
a casa, chi nei ritiri. Sognano. E raccontano anche storie che tra
qualche anno faranno sorridere
Ulissi la grande promessa.
Vediamolo
E’ il più giovane dei quattro
ragazzi. Lo scorso anno è come se fosse andato a scuola. Ha anche
vinto ma soprattutto ha imparato tanto dalle crisi all’Eroica
e al Giro di Svizzera. Alimentazione e vento in faccia le lezioni
più grosse “Messi da parte” i mondiali juniores
sa del lavoro che lo aspetta...
E
Malori si è fatto le ossa? Forse sì...
E’ giovanissimo. Per lui il
ciclismo dei grandi è ancora tutto (o quasi) da scoprire.
S’impegna molto, lavora sodo. Tanta salita, tante ore con la
bici da cronometro e dietro moto. Deve ancora prendere totale
fiducia nei suoi mezzi, maturare anche fisicamente e...
“sognare” di più...
Gavazzi sgomita alla ruota di
Cunego
Stessa squadra, motivazioni nuove
Stessa bici, posizione diversa. Dopo l’anno della
consacrazione (3 vittorie e convocazione in nazionale) Francesco
Gavazzi sogna le Classiche del Nord. Ma non avrà vita facile con
Cunego capitano. Lui però è sicuro: «No problem con
Damiano»
Ma
la vera scommessa si chiama Belletti...
Sereno e sorridente, ma anche
determinato e più sicuro di sé. Così il romagnolo ha iniziato il
nuovo anno, quello delle conferme Deve migliorare i tempi delle sue
volate. Sta facendo una dieta perché dice: «Devo tenere sulle
salite medie» Infatti è più di un velocista puro...
Cassani,
ci dici come li giudichi?
Dopo aver ascoltato le parole di
Ulissi, Malori, Gavazzi e Belletti e aver letto le loro schede,
adesso diamo la parola a Davide Cassani per un giudizio tecnico e
un esame attento e competente. Ecco le pagelle. Ulissi 7,5: buon
motore e ottima testa. Malori 7: fisico bestiale e ampi margini di
miglioramento. Gavazzi 8:?ma deve credere
di più nelle proprie possibilità. Belletti 8:?ricorda il primo
Petacchi e ha i numeri per diventare un gran corridore
Design compatto ideale per i
grimpeur
Il collaudo. Scott Addict R1
Comfort
perfetto grazie al Bg Fit
Visto da vicino.
Con il
nuovo “set” dispersioni addio
Visto da vicino.
Rm01 e
Slr01, due “sorelle” a confronto
Visto da vicino.
Abbigliamento top per ogni
condizione
Visto da vicino.
Al fianco
dei ciclisti da oltre 90 anni
Visto da vicino.
Geometrie
comode per lunghe distanze
Visto da vicino.
L’indole corsaiola della
“francesina”
Il collaudo. Lapierre Xelius 400
Il
Campionissimo? Salvatore Prato
MASTRO ARTIGIANI. Le classifiche 2010.
Il ligure supera il suo stesso record e conquista il sesto titolo
nazionale. Piazza d’onore per l’abruzzese Fernando
Marcelli grande protagonista della stagione. Terzo posto per il
toscano Francesco Merlini. In gara 104 meccanici. E a giugno si
riparte
U23:
perché no ai pro’ in azzurro?
Alla vigilia delle prime corse e con il
mondiale che chiama i velocisti, tiene ancora banco il tema dei
pro’ nella nazionale U23. Scinto ha proposto ad Amadori di
dargli Guardini plurivittorioso del 2010. Il cittì ha dovuto
rifiutare: «Si fa bene anche con i dilettanti». Intanto per dare ai
ragazzi esperienza internazionale si è pensato di aprire la Coppa
delle Nazioni ai club. I team pagano, la federazione osserva. Ma
già fra gli squadroni ci si chiede quali saranno i criteri di
scelta...
Prestigio
al via. Battaglin, ci sei?
Ancora quattro settimane e il Prestigio
Bicisport del 2011 prenderà il via. Squadre agli ultimi giorni di
ritiro e programmi ormai definiti. Un calendario che segue i
momenti più caldi della stagione, passando per i campionati europei
e i mondiali di settembre. Cinque corse a tappe. Bella la due
giorni nelle Marche con Capodarco e Montappone. Sfida di alto
livello. E il vincitore 2010 promette spettacolo...
Squadre
senza atleti il male della Sicilia
Primo piano
Stradisti in pista? Martinello:
Certo
Guardate in questa foto Bettini. Ci
siamo rivolti a Silvio Martinello grande protagonista negli
anelli e anche su strada. Quali vantaggi dalla pista? E come si
ottengono? Molte cose le intuivamo e le abbiamo approfondite, altre
invece sono figlie della grande esperienza dell’olimpionico
Anche i veterani non dovrebbero abbandonare la pista specie durante
l’inverno. La guida, la posizione in gruppo il colpo di
pedale, l’acume tattico. L’oro di Atlanta ci
spiega...
E Pippo
in segreto ha già cominciato
Prima le parole di Bettini. Poi
Martinello. Quindi Marco Villa Quando Pozzato si è visto
accerchiato ha preso la bici da pista e con Paolini è andato a
Montichiari. «Non è andata così - sorride - ho sempre frequentato
la pista. Volevo anche fare una Sei Giorni ma Parsani mi ha detto
di no. E’ utile. Ai mondiali però mi è mancato il
coraggio»
Parla Bugno in difesa di tutti i
corridori
La sua carriera ed il suo carattere gli
consentono di avere grande credibilità Ha idee precise, ma
lamenta la scarsa attenzione che viene riservata agli atleti. «Il
danaro determina le scelte. Se il gruppo sportivo è ricco ha tutti
i diritti Ma il ciclismo lo fa chi va in bicicletta. E’
da qui che bisogna ripartire»
Schleck
gioca con le parole. Ma inciampa
Internazionale. LUSSEMBURGO. Frank non
la dice giusta, Becca lo... tradisce
E
Bobridge è sulla rampa
Internazionale. AUSTRALIA. Campione
nazionale e ora i mondiali in pista
Gli
aussies scelgono Varese
Internazionale. AUSTRALIA. Un nuovo
team per il 2012
Hansen,
l’uomo di Greipel...
Internazionale. AUSTRALIA. Sceglie
l’amico e sfida il treno di Cavendish
Mosquera
al galà della Vacansoleil
Internazionale. SPAGNA. Nonostante la
positività, il galiziano risulta nell’organico della
squadra
Si chiama
Intxausti. In salita vola
Internazionale. SPAGNA. Colpo di
mercato della Movistar. Talento vero
Sanchez
l’ossessione del Tour
Internazionale. SPAGNA. No alla Liegi.
Ma fa bene?
Armstrong: «Il mio ritorno è stato un
fallimento»
Il texano all’ultima recita della
sua carriera. Demotivato e stanco per le indagini che lo
riguardano, fa di tutto per mostrarsi tranquillo. E se lo fosse
davvero? La sua analisi degli ultimi due anni è spietata. Ha fatto
sacrifici indicibili Ha sofferto come un cane. Ma ha trovato atleti
più giovani e forti di lui. Una resa amara ma onesta. Ora dovrà
affrontare la prova durissima dell’inchiesta americana. Si
dice fiducioso. E la gente al Tour Down Under era tutta per
lui…
Riecco
l’Angliru, Nibali ci sarà...
L’edizione numero 66 della Vuelta
partirà da Benidorm il 20 agosto con una cronosquadre. Ventuno
tappe Tracciato “tosto” con sei arrivi in salita e una
sola crono di 40 chilometri. Scalatori favoriti. Ultimo arrivo in
quota sulle micidiali rampe dell’Angliru che gli
organizzatori ripropongono dopo due anni di assenza. Soddisfatto
Nibali, il vincitore del 2010, che ha già assicurato la sua
presenza: il siciliano punta alla rosa e al bis in
rosso...
Filippo
Savini
In confidenza. Data di nascita: 2
maggio 1985. Luogo: Faenza (Ra). Peso: 68 chili. Altezza: 1,79.
Professionista dal 2007. Vittorie: 2. Squadra: Colnago-Csf
Inox
Sette raffiche di mitra raccontate da
Martini
Era il 1946: primo Giro d’Italia
del dopoguerra. Il traguardo di tappa era posto a Trieste, città
divisa tra il comando alleato e la Jugoslavia. A Pieris lancio di
pietre sui corridori. Poco dopo arrivarono gli spari e la polizia
si impegnò in uno scontro a fuoco con i partigiani di Tito. Panico
e arrivo simbolico di Cottur nella sua città. Folla impazzita di
gioia
Ancora
tanti perché sulla morte di Pantani
Primo piano
|